Vangelo di Domenica 28 Giugno

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 10,37-42

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: “Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me.
Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà.
Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.
Chi accoglie un profeta come profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto come giusto, avrà la ricompensa del giusto.
E chi avrà dato anche solo un bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è mio discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa”.

Medita

Chi è degno del Signore? Nessuno, il suo amore non si merita, si accoglie. Ed accogliere tale amore fa sì che diventiamo capaci di spendere la nostra vita per lui, investendola per una causa che non necessariamente è il martirio, ma la distribuzione agli altri dei nostri doni, dell’amore che possiamo riversare loro.
Se la parola di Gesù ci risulta spaventosamente esigente, egli chiarisce che anche donare una piccola cosa come un bicchiere d’acqua fresca sarà meritevole di ricompensa.
Un gesto così piccolo, che tutti possono permettersi, ha in sé tutta la grandezza evangelica del prendersi cura, del dare il meglio di sé, del saziare la sete dell’altro. Niente è trascurabile, perché ogni azione ed ogni dono compiuti con tutto il cuore ci rivelano imitatori di Cristo ed avvicinano all’assoluto di Dio.

PAROLE DEL SANTO PADRE

Dopo aver concluso il dialogo con gli Apostoli, Gesù si rivolge a tutti dicendo: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua» (v. 23). Non si tratta di una croce ornamentale, o di una croce ideologica, ma è la croce della vita, è la croce del proprio dovere, la croce del sacrificarsi per gli altri con amore – per i genitori, per i figli, per la famiglia, per gli amici, anche per i nemici -, la croce della disponibilità ad essere solidali con i poveri, a impegnarsi per la giustizia e la pace.

Omelia di don Sergio nella Messa vespertina di sabato 27 giugno

dalla registrazione de “Lacittàditrofarello”

Pino
Author: Pino

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